Short Talks


"Quei pochi proprietari rimasti vengono calpestati, umiliati e sono quelli che mantengono il sistema avendo altre attività principali da cui attingono, sospinti dalla passione e null'altro, fonti per finanziare il loro hobby che è l'ippica. Quest'ippica, per riconquistare la fiducia degli operatori deve riconsiderare il ruolo dei proprietari acquisendo credibilità e per farlo ci vogliono efficienza e trasparenza."

(un veggente Enrico Dall'Olio - Luglio 1995)

" La mia redazione e io siamo oramai stanchi di denunciare la piaga del doping e di essere considerati gli scemi del villaggio. L'elenco dei cavalli distrutti prima e uccisi poi dall'hard doping è lunghissimo e comprende anche nomi importanti. Ufficialmente i cavalli muoiono di coliche, arresti cardiaci e via di seguito ma la realtà è che l'assassino è uno solo ed è il doping che goccia dopo goccia li prosciuga e li uccide. L'uso di pratiche proibite è entrata nel quotidiano. alle figure dell'allenatore e del maniscalco si sono sostituite quelle dei venditori di velocità e molti veterinari hanno indossato i panni più redditizi degli idraulici. Un bel tubo e passa la paura. Mezzo secolo fa Federico Tesio scriveva del Purosangue animale da esperimento. Oggi siamo arrivati al Trottatore animale da esperimento. Chimico."

(Cavalli & Corse - Febbraio 1997)

"Penultima riunione dell'anno all'Arcoveggio e parterre freddato da arrivi difficili oltre che dal freddo polare che da qualche giorno incombe su tutta la penisola. Ciò non ha impedito a Saluto del Nord di compiere un percorso prodisioso. Un 2.04 che in tal situazione climatica sa di vera beffa tecnica a chi scommette. Prestazioni precedenti veramente negative, poi il botto, con 38 lire di quota al totalizzatore, troppo bassa per essere credibile. Ma dalla torretta della Giuria tutto tace come sempre. L'inversione di forma oramai viene considerata pane quotidiano".

(Cavalli & Corse)

“Abbiamo ancora nelle orecchie la cantilena cadenzata e tambureggiante dei bookmakers modenesi, per esempio, alcuni dei quali non si formalizzano a gridare le loro quote esposte in lavagna per richiamare al loro “dovere” qualche distratto passante. Se chiudi gli occhi un attimo, ti sembra di essere all’ortomercato.” (Trotto Sportsman – 1981)

" Due parole sulle categorie. La prima corsa in programma era una D alla quale hanno partecipato solo le E, mentre l'ultima gara era per la C che non ha messo insieme i partenti necessari costringendo il ricorso alla D, presente con 5 soggetti. Secondo i bene informati la dichiarazione dei partenti è diventata una partita a scacchi fra driver e sembra che qualche scuderia abbia avviato contatti per assumere come manager Anatoli Karpov".

 (Trotto Sportsman - 1985)

"Ai 500 finali avevo la velocità desiderata e ai 400 potevo andare in schiena a Brighenti, nel momento in cui lui accelerava: perché il 'Pilota' allungava sempre quando arrivava al cartellone pubblicitario di una bibita analcolica, come si chiamava...forse era Aperol...Oriolo accelerò, ma io potei seguirlo in corda, poi attaccai in retta d'arrivo. A 20 metri dal palo sapevo di aver vinto e passai giusto sul traguardo. Brighenti fu il primo a farmi i complimenti e a chiedermi come avevo fatto; lo ringraziai, ma non gli dissi mai nulla dell'Aperol...."

(Hans Froemming sul Nazioni 1955 vinto con Scotch Harbor)

"Devo trovare nuovi stimoli e nuovi metodi di allenamento, il passo verso ulteriore qualità sta proprio qui. Sogno un centro con i servizi adeguati per ovviare ai limiti di un training oramai standardizzato".

(Moreno Maccagnani 23-11-1995)

"Quando morirò, probabilmente non avrò molte chances di andare in paradiso. Ma noi, uomini di cavalli, sappiamo benissimo che talvolta vincono anche i cavalli meno favoriti, che le sorprese sono all'ordine del giorno e quindi quel giorno potrei essere tanto fortunato da raggiungere la felicità eterna anzichè l'inferno. Se qualcuno mi chiedesse qual'è la mia idea di paradiso gli risponderei senza esitazione: il Kentucky in primavera".

(Dean Hoffman - maggio 1996)

"L'unica ragione per cui si può pensare che Crowning Classic perda, è che tutti i cavalli prima o poi perdono: ed è ciò a cui si aggrappano alla vigilia gli avversari".

(Trotto Sportsman 4-05-1996)

 "Bologna, gli anni duri del secondo dopoguerra. Il lavoro nella scuderia di Paolino Jemmi, la licenza di allievo guidatore, cinque vittorie nelle prime sei corse a dire che il ragazzo aveva mani buone. Le prime trasferte milanesi, l'amicizia forte con Sergio e William, la camera da Nino, proprio di fronte all'ippodromo di San Siro, tanta voglia di emergere, di essere qualcuno nel mondo del trotto. L'acquisto di Artefice Guy, destinato al macello e capace di vincere l'edizione 1949 dell'Elwood Medium, dava una svolta alla carriera di Walter Baroncini".

(Danilo Iovenali - Cavalli & Corse 6-09.2003)

"Tutti d'accordo allora? Bjorn è proprio bravo? Macché, basta attendere un attimo e dall'oscurità parte il primo siluro anonimo di una lunga notte di polemiche: Cosa? E quello sarebbe bravo a ferrare i cavalli? Ma se continua a sferrarli e basta!".

(Trotto Sportsman)

"Molto probabile la comparsa nella miglior categoria di Capoverde, il grigio di Gaetano Giannelavigna che dovrebbe progredire anche di parecchio in pista grande. Il suo driver ritiene che possa valere 1.17, poco per contare, abbastanza per ben figurare nel Premio Città di Taranto".

(Trotto Sportsman)

"Un altro aspetto gira con il vento freddo nello stivale in questa fine di millennio. Il 117. Telefonate, denunciate, indagheremo. E se il 117 lo mettessimo anche nell'ippica ? Telefonate, denunciate fantini, allenatori, dopatori, guidatori, complicità, poi indagheremo. E la giustizia trionferà....".

(Cavalli & Corse 28-12 96)

"E' il miglior cavallo che abbia mai guidato: intelligente, sano, docile, generoso. In pista è stato un vero campione e grazie alle sue doti sarà anche un ottimo stallone il mio grande Kenvil".

(Bjorn Lindblom)

"Un sogno. Da tempo non si vedeva un ippodromo così gremito. La diretta di Juventus - Bologna ha evidentemente sortito l'effetto desiderato e una marea umana ha riempito gli androni della tribuna. I vecchi habitué del parterre hanno sbuffato e si sono pubblicamente lamentati della promiscuità. Ma sono in errore. Se l'ippica si cala nella realtà della società in cui opera può risorgere, se si ostina a restare un fortino all'interno di un'enclave di solitudine, ne esce distrutta."

(Cavalli & Corse)

"L'ennesima offesa al pubblico di Bologna, uno schiaffo visibile e tangibile. Time di Chicco sgamba male, non prende il trotto nelle false partenze: tutto il parterre chiede il ritiro del cavallo ma insensibilmente Pippo Gubellini va ugualmente a rete, sbaglia ancor prima di partire e va a casa. Time di Chicco 20 lire, era il cavallo cardine del pomeriggio. More solito la Giuria non muove un dito tra l'incredulità degli appassionati locali".


(Cavalli & Corse)

"Lubro, sempre Lubro, anche quando lo credi esaurito e pronto alla più meritata delle pensioni. Lubro ammutolisce il Breda, bevendosi come nulla fosse un miglio allo scoperto e staccando ancora in una retta d'arrivo di tripudio".

(Cavalli & Corse)

"Come nella miglior vetusta burocrazia militare, che impone ai soldati il cambio di divisa a scadenze fisse - se si scoppia di caldo in aprile ti tieni i pannoni verdi addosso ugualmente sino a quando scocca l'ora X per il cambio vestiario - anche il mondo del trotto impone al proprio pubblico disamato dal Palazzo calendari che vanno contro logica, contro natura e contro l'uso che la gente normalmente fa del proprio tempo libero. Si dovrebbe già correre di sera, la gente lo invoca, va ribadito ancora una volta. Ma interessi che nulla hanno a che vedere con il buon senso comune impongono di tirare avanti con le diurne anche a costo di vedere semi-vuoti i recinti dei campi di corse. Per fortuna il 31 maggio è vicino, poi metteremo anche noi le magliette a manica corta e larga ed i pantaloni di lino coloniale".

(Cavalli & Corse)

" Le Giurie vivono isolate dal contesto tecnico, intente a comminare sanzioncine infantili di 50 mila lire per il calmante annunciato in ritardo, multe che mai nessuno pagherà. Poi, sotto gli occhi vigili del competente pubblico bolognese, avvengono invece cambi di forma impressionanti ed episodi che necessitano di pubbliche spiegazioni che le Giurie dovrebbero sentirsi in dovere di richiedere".

(Cavalli & Corse)

"Siamo nel 1997. Chi ben comincia è a metà dell'opera recita il proverbio. Questa riunione merita uno zero in pagella tanto è scarsa. Alla faccia di chi si lamenta ed afferma che non ci sono soldi al traguardo e chiede aumenti di giornate. Pubblico da santificare canonicamente".

(Cavalli & Corse)

"Abbiamo compiuto passi da gigante, ed oggi siamo i primi, davanti al calcio. Non c'è alcun tipo di attrito con il mondo del pallone, noi non siamo del resto l'alternativa a quel tipo di spettacolo. Più concretamente siamo solo ed esclusivamente noi: ed é molto".

(Raffaello Picchi - Presidente UNIRE - 14-03-1986 "Tuttocavalli" )

"Le Marlboro per una volta rimangono sul tavolone della scuderia, Vittorio ha il sorriso sulle labbra, non c'è traccia di nervosismo e la sigaretta può anche aspettare".

(Cavalli & Corse)

"La gente di San Siro è strana, non è mai riuscita a scaldarsi per Vittorio, l'ha sempre rispettato con autentica soggezione. Vederlo lì, a pochi metri, provoca una manifestazione d'affetto. Uno, due, cinque, non una moltitudine, non un gregge, una decina di persone si avvicinano, tendono la mano in segno di gratitudine sincera, non parlano con il biglietto in mano. E Vittorio ricambia, anch'egli sincero".

(Cavalli & Corse)

" Il naufragio del parterre è drammatico. Tutti appoggiano il biasuzziano Proud BI, sul quale piovono milioni alla pari ma anche a 4/5. Scende anche a 1/10 il che è tutto dire. Risultato: Proud BI, tra le grida di disgusto di tutta la tribuna, non si allinea nemmeno e, in pratica, non entra mai in corsa".

(Cavalli & Corse)

" Paolo Mieli, il direttore di Corsera, a prima vista non è certo mister simpatia, la signorina Ambra Angiolini è meglio dal vivo che in televisione e se mentre fai la fila per un panino e una Coca ti trovi davanti all'improvviso Myers, Frosini e Dan Gay inizi a spaventarti ma non a scappare perché tanto, prima o poi, ti prendono".

(Cavalli & Corse)

"Il convegno è stato strangolato in orari ridottissimi a causa dell'agitazione sindacale. Si è riusciti a completare il programma entro le 23 però allo scoccare dell'ora fatidica tutto si é spento, con inevitabili disagi: non c'era più lo speaker per annunciare arrivo e quote dell'ultima corsa, i pagamenti sono iniziati in ritardo, gli ascensori si sono fermati (con qualcuno dentro), eccetera. Sembrava la storia di Cenerentola e per di più con un'ora di anticipo: solo che nella favola la zucca diventa una carrozza, nella realtà invece si è dimostrato che troppe "zucche" diverse fanno dell'ippica, specialmente quella milanese, un carrozzone....."

(Trotto Sportsman)

"Ludwig OM, riattrezzato in qualche maniera, pur a saltelloni vince netto contro rivali inermi tra i quali avrebbe forse vinto Sobem MO se non avesse rotto al via. Terzo posto per Lesto su Star Gioia. Gli altri meriterebbero, almeno al momento una brandina".

(Cavalli & Corse)

"Pare una riunione per esploratori artici: spettacolare la nube ghiacciata che si solleva al passaggio dei cavalli".

(Cavalli & Corse)

"Portafogli come guglie di ghiaccio, con all'interno solo il gelo della sconfitta".

(Cavalli & Corse)

"Vince Saluto del Nord, con una prestazione incredibile: 1.17.7 nel freddo da lupi, una clamorosa inversione di forma. A San Siro in un pomeriggio normale avrebbe fatto meno di due minuti. Saluto vince come vuole e vanamente il gruppo arranca alle sue spalle. La gente è stufa di queste sceneggiate, con la compiacenza continua dei giudici che non vedono mai nulla".

(Cavalli & Corse)

"Marzo è un mese strano. A volte c'è vento e altre un sole da morire, qualche volta piove o nevica ma spesso hai solo freddo e basta. Trovi il mondo inverso, la pioggia a Roma e il caldo a Milano, come quella pubblicità della tivù. E' uno di quei mesi a cui non importa nulla delle previsioni, che di sè stessi fanno quello che vogliono. In barba a tutti. Marzo è il mese delle Poules, tanto al trotto quanto al galoppo. Il tempo delle speranze e dei sogni da avverarsi o da rimandare, il tempo di risultati importanti o del loro esatto contrario. In barba a tutti. Un mondo d'oro o di cartone, che sta alle grandi classiche come la visita dei tre giorni sta all'anno di leva lontano da casa".

(Cavalli & Corse)

"Non chiedete alle Poules quel che non possono darvi. Sono come marzo. Fanno quello che vogliono".

(Cavalli & Corse)

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