giovedì 22 agosto 2019

Addio a Rosaspina, l’uomo che accompagnò Varenne


da www.iltirreno.gelocal.it (Paolo Allegri)

L’ippica è in lutto per la scomparsa di Alessandro Rosaspina, esponente di quella famiglia che ha in Rolando, fedele seconda guida del grande Nello Bellei, il capostipite. Alessandro se n’è andato dopo che da un mese era ricoverato in ospedale a Prato. Da anni non guidava più e la sua ultima uscita al Sesana era stata nell’estate del 2014 portando a mano in pista il grande Varenne per una passerella. Quella sera gli uomini del Capitano, per essere sicuri che il Campionissimo non si agitasse, si erano rivolti a un grande uomo di cavalli.
Alessandro negli anni Novanta aveva i box al Sesana nell’ala di scuderia a est dell’attuale tondino coperto, dove i cavalli sfilano prima di entrare in pista. 

Abbiamo trascorso diverse mattine in quell’angolo d’ippodromo che allora aveva i cavalli nelle scuderie. I Rosaspina, con Rolandino che passava a tarda mattina a dare qualche consiglio, e Alessandro che faceva avanti e indietro con la pista per i lavori dei cavalli, avevano i box di fronte a quelli di Salvatore Matarazzo Junior. In quel fazzoletto d’ippodromo c’erano due dei più forti cavalli della generazione dei tre anni. Un baio oscuro di grande mole, Majer Art, si affacciava dal box della scuderia dei Matarazzo. E guardava il suo valoroso rivale, quel Mitroz Mo che con il suo muso sauro e bianco faceva bella mostra di sé nel box dai Rosaspina. 

Erano rapporti cordiali tra queste due famiglie del trotto, con un punto in comune. Sia i Matarazzo, campani di origine ma toscani d’adozione, che i Rosaspina, montecatinesi (ma originari di Iolo), sapevano aspettare i cavalli e curarli. Quell’estate del 1990, dove Mitroz Mo e Majer Art erano dirimpettai di box, si sfidarono nel Gran Premio Società Terme. Vinse Majer Art davanti a Mitroz Mo. Si ritrovarono un anno dopo, sulla pista di Follonica, nel Gran Premio dedicato ai quattro anni. Trovarono Mint di Jesolo, il derbywinner, che in quel momento era troppo forte. Majer Art giunse secondo e Mitroz Mo si fece onore con un quarto. LEGGI IL RESTO