mercoledì 9 gennaio 2019

Ugo Bottoni raccontato da Giulio Andreotti


La copertina non lascia dubbi. Quella che posseggo, è indubbiamente una copia molto particolare di questo libro edito da Rizzoli nel 1983: "Visti da vicino II" di Giulio Andreotti. A pagina 229, un ricordo molto particolare di Ugo Bottoni nel capitolo " Un Ammiraglio Ippico" con ritratto del driver ferrarese disegnato da Vincio Delleani.
"Ben pochi guidatori in Europa possono vantare una carriera come quella di Ugo Bottoni, in Italia nessuno. In mezzo secolo di professione ha vinto 4765 corse, guidando non meno di 20000 cavalli.

Ha stabilito due primati assoluti conquistando 12 scudetti (fruste d'oro) ed il record di vittorie in un armo (nel 1960 con 262 successi e 358 piazzamenti). Ecco la successione delle sue 12 fruste d'oro: 122 vittorie nel 1941, 90 nel 1944, 200 nel 1947, 151 nel 1948, 136 nel 1949, 183 nel 1950, 184 nel 1952, 181 nel 1954, 262 nel 1960, 199 nel 1961, 178 nel 1962, 230 nel 1963.

Nei grandi premi ricordiamo fra i più importanti: 3 gran premi lotteria, 4 derby, 2 gran premi Roma, 2 gran premi d'Europa, un gran premio d'Italia, un gran premio delle nazioni e molti altri in Italia e all'estero. Di fronte ad un simile personaggio non si può fare a meno di sentirsi piccoli piccoli. Qualsiasi omaggio è doveroso nei riguardi di un uomo al quale l'ippica nazionale deve tanto." (Corriere dello Sport 18 Febbraio 1976).


"Quando ebbi l'idea di scrivere piccoli saggi biografici su un certo numero delle persone che avevo incontrato nel corso della mia movimentata vita, nutrivo la preoccupazione di poter ritenere interessanti per gli altri notazioni e episodi che in fondo avevano colpito me, e non di rado quasi occasionalmente. Fui incoraggiato da un antico ricordo, quando in una conferenza all'Università Gregoriana sentii distruggere un filosofo della solidarietà con il racconto della sua stolta avarizia che lo portava, in casa, a mettere sotto chiave persino la zuccheriera...". Dall'introduzione (Giulio Andreotti).