di Alberto Giubilo* (seconda parte)
Nella grande platea pavimentata a quadrelle, grigie come il cielo milanese d'inverno, crepitavano i fuochi in grandi bracieri, d'un liberty non pretenzioso, spontaneo - vorrei dire - come tutto quanto allora si faceva: col lavoro e l'olio di gomiti. Mario Locatelli, quanto a orario, non temeva contestazioni di dipendenti. L'esempio, insomma. Tra una corsa e l'altra, la gente, programma e giornale alla mano, studiava la corsa. Si scaldava le mani.