Scegliere all’interno del 1985 un avvenimento che ha lasciato
traccia indelebile nel trotto di casa nostra può sembrare impresa per nulla
semplice. Infatti, la metà degli anni ottanta è stata ricca di (grandi) eventi
difficilmente scordabili. Più semplice del previsto però se ci si accontenta di
non discutere gli effetti (positivi e negativi) che il ciclone Bjorn Lindblom
ha portato nel nostro paese. Proprio nei primi mesi del 1985, alla soglia dei
quaranta, il trainer svedese – conosciuto per aver portato la femmina Dimma a
conquistare il Campionato europeo dei 5 anni ad Agnano – si stabilisce in
pianta stabile in Toscana per completare l’evoluzione sostanziale
dell’Allevamento dei Tigli in quel di Pietrsanta. Da qui in poi, pista dritta
ed “interval-training”, diventeranno elementi chiave nel vocabolario del trotto
italiano che mai come in quel periodo vedrà esplodere a suon di records sulle piste di tutta la
penisola anche i più modesti routiners.
Lindblom arriva in Italia forte delle esperienze maturate a Karlstad e Solvalla. In tasca, un terzo posto nell'International Trot (quello di Zebù) con il vincitore del derby svedese Nino Blazing. Hot Line, Ide Ego, Amebusa MO, Ettang, Elghazal, Barberino, Fenomeno AC, Damelspit sono solo alcuni dei primi soggetti a migliorare notevolmente il proprio standard agli ordini del trainer svedese al quale in età pensionabile verrà affidato anche il classico Atod MO. Fra tutti i cavalli guidati negli anni da Lindblom, sarà ricordato forever and ever il buon Kenvil (Anvil e Miss Kentucky). Il portacolori della Scuderia Domenico Chiara, oltre a vincere una serie infinita di Gran Premi, permette al nostro di imporsi nel Campionato Guidatori del 1987 davanti a Gubellini, Canzi e Lorenzo Baldi.
Dopo tre decenni di successi e aver lasciato l'Italia per un breve esperienza in Francia, Björn Lindblom va in pensione all'età di 68 anni nel 2012. Lascia ricordi indelebili e una lunga suite di incredibili traguardi.
Björn Lindblom (Ekilstuna - Svezia - 1944)