domenica 16 giugno 2013

La Rebbran a Vittorio Guzzinati

Il 16 Giugno 1986 è stato un giorno come molti altri. Non per Vittorio Guzzinati che nel 1986 diventa il nuovo preparatore-guidatore, coadiuvato nel lavoro quotidiano da Franco Concetti, della Scuderia Rebbran. Vittorio è salito in sulky ad Host of Waverly, da noi ancora sconosciuto portacolori della scuderia, per una prova in 2.04.

mercoledì 10 aprile 2013

Pubblicità: 10 Aprile 1982


sabato 30 marzo 2013

CADOBEC

Nel 1982, debutta la generazione di lettere "C". Durante la calda estate, si può vincere trottando il miglio (anche) in 2.25 su pista da chilometro ! Sfogliando vecchi programmi di corse è probabile imbattersi in eventi ridotti all'osso in quanto a partenti, ma dotazione di premi interessanti. Per fare un esempio, nell'ultimo week end di Agosto, la futura derbywinner Cherie vince in 2.10 un miglio all'ippodromo di Via del Mare opposta a tre avversari: Cochi, Calceolaria e Clery, con quest'ultima subito in errore. Al Montebello, la moneta per i due anni se la giocano in tre: Cisterna, Carciolla e Cristallo RL con la seconda già vincitrice in carriera trottando il miglio a media di 1.37.1

giovedì 14 marzo 2013

14 Marzo 1986

"Abbiamo compiuto passi da gigante, ed oggi siamo i primi, davanti al calcio. Non c'è alcun tipo di attrito con il mondo del pallone, noi non siamo del resto l'alternativa a quel tipo di spettacolo. Più concretamente siamo solo ed esclusivamente noi: ed é molto".

(Raffaello Picchi - Presidente UNIRE - 14-03-1986 "Tuttocavalli" )

Hans Frömming

Venerdì 8 Novembre 1996. Diciassette anni fa, Hans Frömming si spegneva nella sua Amburgo. Nato nel 1910, amava trasferirsi ogni anno in Florida per trascorrere l'inverno al riparo dal freddo. Figlio di Johannes Wilhelm Arthur, proprietario di Raute - vincitrice di un lontanissimo Derby di Berlino in 1.31.2 sui 3200 metri - Hans iniziò a guidare sotto lo sguardo di Charlie Mills, colui che portò alla vittoria la giumenta del padre. Prima (grande) vittoria nel 1931 nel Grosser Preis Von Berlin. Di lui si è sempre letto che fosse il migliore di tutti nell'avere senso del traguardo per la sua capacità di conservare le energie dei propri allievi per poi utilizzarle negli ultimi decisivi metri di corsa.

domenica 24 febbraio 2013

Egemone Om

Egemone Om nasce nel 1982 da Waymaker e Colta. Portacolori della Scuderia La Bella Ilaria, marchio di fabbrica Orsi Mangelli, salta il rodaggio dei due anni e debutta sull'anello di San Siro il 27 febbraio 1985 nelle mani di Giuseppe Pasolini sbagliando in un miglio vinto in 2.09 da Elkan Rodi davanti ad Eroe del Cigno. Nel primo anno di carriera non ottiene alcun successo ma si fa notare per la predisposizione nel correre sulla media distanza dove ottiene un paio di onorevoli piazzamenti alle spalle di Eundaz ed Eterno Re facendo leva sulla progressione. Il 30 novembre perde da un soggetto superiore quale Eden del Cigno correndo in 2.06.5. Disinteressato al lancio veloce, Egemone Om torna in pista nel 1986 con una buona serie di piazzamenti (terzo dietro Epicuro ed Embassy LP, secondo alle spalle di Elan d'Assia a febbraio, ancora un posto d'onore battuto da Ecador Dell a metà marzo).

mercoledì 20 febbraio 2013

Modena

La verità è che dopo averlo ascoltato superficialmente tra la fine dei settanta ed i primi ottanta ho scartato Antonello Venditti senza concedergli troppe possibilità di farmi ritornare sui miei passi. Non mi è mai piaciuto quel suo essere troppo "ruffiano" nell'approfittare degli eventi per fare a sportellate con il solo intento di farsi vedere in prima fila. C'è però quella canzone ingombrante, quel testo così sofferto, a rimetterne in gioco almeno il rispetto. Ancora oggi, quando ascolto "Modena", posso chiudere gli occhi e in otto minuti immaginare un mondo che non c'è più. Tra le intenzioni del cantautore romano c'è chiaramente quella di chiudere una porta ad un'epoca che vede tramontare un'ideologia (quella comunista) per fare spazio a quella di un compromesso (storico) sul quale ancora oggi si ricerca un significato.

domenica 17 febbraio 2013

Abercio

E' il (mio) primo Mangelli sul campo. 1 novembre 1984: una data attesa con la stessa ansia con la quale un bambino aspetta Babbo Natale. Gli organizzatori avevano lasciato intendere si trattasse della più entusiasmante giornata di corse (dodici) mai disputata in un ippodromo del trotto. Il campionato del mondo dei tre anni va in scena con la nuova formula di batterie, finale e finalissima. In pista le nostre migliori lettere D guidate dal derbywinner Dai Pra. Ospiti agguerriti con il biasuzziano Keystone Tripoli, gli svedesi Mack The Knife, Tangens e poi tanto per gradire Callit, il danese Handybus, Caleb Lobell e la curiosità R C'S Tammy, una femmina da un paio di mesi in allenamento da Segio Brighenti. Contorno spaziale con la mia amatissima Dalena nello sfollamento riservato alle femmine, buone monete per interessanti due e quattro anni e un invito sui due chilometri e mezzo con i nastri: roba per soggetti del calibro di Modigliani, Noble du Pont, Pam Vasterbo, Aligero, Hot Line e Spinova.

sabato 16 febbraio 2013

Caosbelg

Di cavalli che hanno condotto i loro uomini verso i rispettivi sogni, la storia ne è piena. Anche di cavalli da corsa. Più di quanto gli uomini abbiano meritato. Più di quanto gli umani abbiano saputo ricambiare. Uno dei tanti è stato sicuramente Caosbelg, un figlio di Flush che nel 1985 ha superato la soglia dei cento milioni di vincite, limando il proprio record e strapazzando le categorie sino ad arrivare a cimentarsi con alcuni dei migliori indigeni nel classico "Mario Locatelli" con formula antecedente a quella poi apprezzata dal pubblico milanese con batterie e finale. Lento, macchinoso, ma dotato di buon tamburo, il portacolori della Scuderia Pugliese ha conosciuto il suo periodo migliore agli ordini di Vittorio Guzzinati che nell'estate del 1985 lo ha portato al miglior rendimento coronato da suite di vittorie e da un piazzamento inatteso in stretta foto alle spalle di un certo Nimitz e davanti a classici quali Keystone Tripoli, Newfi Hanover e Cromyko.

mercoledì 13 febbraio 2013

Björn Lindblom



Scegliere all’interno del 1985 un avvenimento che ha lasciato traccia indelebile nel trotto di casa nostra può sembrare impresa per nulla semplice. Infatti, la metà degli anni ottanta è stata ricca di (grandi) eventi difficilmente scordabili. Più semplice del previsto però se ci si accontenta di non discutere gli effetti (positivi e negativi) che il ciclone Bjorn Lindblom ha portato nel nostro paese. Proprio nei primi mesi del 1985, alla soglia dei quaranta, il trainer svedese – conosciuto per aver portato la femmina Dimma a conquistare il Campionato europeo dei 5 anni ad Agnano – si stabilisce in pianta stabile in Toscana per completare l’evoluzione sostanziale dell’Allevamento dei Tigli in quel di Pietrsanta. Da qui in poi, pista dritta ed “interval-training”, diventeranno elementi chiave nel vocabolario del trotto italiano che mai come in quel periodo vedrà esplodere a suon di records sulle piste di tutta la penisola anche i più modesti routiners.

lunedì 11 febbraio 2013

22.12.85: la morte di Chérie


Per scrivere del destino si sono scomodati nomi illustri. Superfluo volerne integrare il dibattito. Quello di Chérie, femmina indigena della Scuderia De Benedetto, rientra nei canoni dell'assurdo e, come tale, finisce di diritto nell'album di quegli eventi tragici di cui uomini e cavalli hanno riempito le pagine. Ufficialmente la reginetta delle femmine italiane (generazione 1980) getta la spugna sabato 22 Dicembre 1985 nelle scuderie di Marcello Mazzarini in seguito alle gravi lesioni riportare la mattina stessa nel corso di una normale seduta di allenamento. La figlia di Marengo Hanover si è scontrata violentemente con una puledra di 18 mesi, Grinfia (Royal High e Dindala) anch'essa deceduta poche ore dopo l'impatto.

venerdì 8 febbraio 2013

Fabian CM

Notturna del 15 luglio 1988 a San Siro. Vigilia del Derby vinto da Indro Park, ma anche ultimo convegno prima dell'annunciato stop causato dall'agitazione sindacale che ha costretto la Milanese Corse Cavalli ad annullare a tempo indeterminato i convegni dal 19 luglio in poi. Agitazione che ha condizionato anche la presente riunione di corse (quindici minuti tra una corsa e l'altra) aperta da un miglio per due anni tra i quali è emerso l'atteso LEMON DRA (m.b. 1986 Sharif di Jesolo e Danea). Cavallo destinato a diventare importante nel circuito classico, il portacolori della Scuderia Capricorno (fratello di Eleusi) si è presentato con un miglio in scioltezza che ha fermato il cronometro sul 2.07 (30.3 ufficiali gli ultimi 400).

giovedì 7 febbraio 2013

Siviero (non un cavallo)



Ad uno come “Siviero” la vita non ha certo riservato quanto avrebbe meritato. Eppure, a differenza di quelli che come lui ne hanno passate e subite tante, è ancora in piedi. Coerente con le proprie incoerenti idee a girare gli ippodromi per coltivare i suoi sogni. Sogni che vorrebbero la famiglia Guzzinati sempre al palo davanti agli altri, ma in foto stretta con un portacolori della Scuderia Biasuzzi. Il Milan, l’hockey, i Guzzinati, i Biasuzzi. Gli amori di una vita. Gli amici gli hanno riservato quel soprannome perché lui con Argo VE ci sarebbe anche andato al cinema. La famiglia, il lavoro e gli interessi ci hanno allontanati. Ricordo quando mi chiamò in uno dei primi giorni nei quali mi trovavo nella caserma di Macerata. Era una domenica sera. La notte del primo maggio di quell’anno lasciavo la stazione di Milano per il servizio di leva. Avrei dovuto piangere, invece pensavo a Vittorio Guzzinati che mi aveva regalato la gioia dell’Ellwood Medium in sulky a Fenech OM.

mercoledì 6 febbraio 2013

Flutter



Negli anni ottanta, più che nei novanta, i cosiddetti “routiners”, ed in particolar modo il proprio staff, potevano togliersi la soddisfazione di correre di fronte ad un pubblico da stadio. Con il passare degli anni è poi prevalso il sentimento di accorpare nelle giornate di GP molti appuntamenti (quasi) tutti riservati a cavalli di categoria. Il giorno del primo successo in carriera di FLUTTER, sulle tribune di San Siro c’erano più di 15.000 spettatori (12.000 paganti, gioco per un miliardo e trecento milioni di lire) accorsi per vedere all’opera i migliori indigeni di quattro anni ed un pugno di internazionali nel classico Gran Premio D’Europa (31-Marzo 1986). A margine del primo piano di Indus nei confronti di uno stoico Ercole AC, tutti i vincitori hanno corso sotto l’1.20 e dei 36 cavalli andati a premio ben 14 hanno migliorato il proprio record. Tutti tranne uno.

martedì 5 febbraio 2013

5 Febbraio 1995: domenica senza sport

Domenica 5 Febbraio 1995. Sono passati diciotto lunghi anni. Da cosa ? Dalla domenica senza sport promossa dalle massime autorità dell'azienda Italia per protestare contro la violenza (negli stadi). Una pausa di riflessione che ha fatto un baffo all'ippica nazionale, decisa a non cedere soldi e credito alle lusinghe di chi avrebbe voluto coinvolgerla nello stop. A San Siro si sono staccati oltre 5700 biglietti (più del doppio di una domenica con il calcio) e il Totip - in assenza del Totocalcio - fa registrare l'84% in più rispetto alla domenica precedente. Primi segnali sugli effetti devastanti che le scommesse legali sulle partite di calcio avrebbero portato negli anni a venire.

sabato 2 febbraio 2013

Great Glory




Celebre per l’espressione triste e malinconica dei suoi personaggi, Buster Keaton mi ha sempre fatto pensare al trotto come all’espressione triste e malinconica del cavallo. Anche per questo (forse) ho sempre rispettato entrambi ancor prima di conoscerli. Il tempo non ha cancellato la sensazione ed anzi l’ha rafforzata. Il trotto come il mare d’inverno disegnato da Ruggeri quando Ruggeri era ancora Ruggeri. Il trotto come il “toro”: una scelta di vita. Il trotto come Buster Keaton. Ci siamo piaciuti subito.

Durcio

Anche se non ho mai capito quale, la sottile differenza che separa la vendetta dalla rivincita mi ha sempre incuriosito. Anche se molti di noi non lo ammettono, che le si chiami in un modo o nell'altro, a tavola con loro ci siamo stati tutti. E poco importa se a qualcuno piacciano fredde o calde. Penso che a modo loro, anche i cavalli sentano il desiderio di vendicarsi. Non tutti ci riescono, ma una volta è capitato proprio a uno di quelli che non avrebbero mai pensato di prendersi gioco degli scommettitori e forse nemmeno dei loro proprietari. DURCIO nasce alla fine del 1981 da Peridot Pride e Catalana, mamma al massimo di Estizza o un po' più avanti nel tempo di Obrist LA. Presenza costante nella scheda Totip della domenica, DURCIO è il "soldatino" di "Febbre da Cavallo". Insomma, il classico brocco - ironia della sorte allevato da Angelo Lebrocchi - che almeno fino al 30 maggio del 1986 vale zero piazzamenti in 25 corse.

venerdì 1 febbraio 2013

Totip. Felici e vincenti.



Visto che giochiamo tutti per vincere, scegliamo il gioco che ci dà più probabilità. Al Totip, per esempio, vincere è più facile perché oltre al 12 e all’11 paga anche il 10. E paga subito. E al Totip si gioca tutto l’anno, anche d’estate, e quindi si hanno 52 occasioni per vincere. Non vi sembra il momento buono per giocare al Totip?

Tuttocavalli

Nella prima metà degli anni ottanta, le opportunità per vedere le corse in TV erano praticamente nulle. Eccezion fatta per i Gran Premi finiti nel pacchetto di diritto della tele di stato: Deby, Lotteria, Amerique, Nazioni, Turilli, Europeo, Triossi.... I primi segnali, volti alla ricerca di nuovo pubblico e alla ricompensa per un numero sempre più vasto di appassionati, furono offerti da Elefante TV che per quanto riguarda il trotto offriva collegamenti in diretta dalle Mulina e da San Siro con le voci di Franco Ligas e Diego Valli. A sostenere la politica innovativa della piccola rete libera, l'allora giovincello Canale 5 che per qualche mese riuscì nell'intento di confezionare "Tuttocavalli", trasmissione in onda il venerdì mai prima delle 23.30, condotta da Alberto Giubilo.